Ipocondriaco? Ecco gli errori che probabilmente commetti

da | Lug 24, 2020 | Auto-aiuto

Hai fatto mille analisi, mille visite senza alcun esito, sei sano come un pesce, ma non riesci a crederci.
Hai consultato tutti gli specialisti della zona, tutti ti hanno rassicurato, eppure non ci credi.

Già, perché sei molto attento al tuo corpo, a tutto ciò che gli accade, e sei in grado di scorgere ogni minima variazione. Ci deve essere qualcosa che non va.

L’ipocondria è la convinzione di avere una malattia, un qualche disturbo medico, nonostante tutti i controlli affermino il contrario.

I vari comportamenti che metti in campo per rassicurarti di non avere un qualche male in realtà sortiscono l’effetto opposto (ricordi le tentate soluzioni disfunzionali?).
Andiamo ad analizzare quali sono gli errori che compi per placare l’ansia da malattia, ma che in realtà non fanno altro che esasperarla!

Chi cerca trova

Nell’articolo di settimana scorsa abbiamo visto come l’attenzione alle proprie reazioni fisiologiche (battito cardiaco, ritmo respiratorio) per controllare il sopraggiungere di un eventuale attacco di panico non sortisca invece l’effetto contrario, modificando tutte quelle reazioni che dovrebbero avvenire in maniera spontanea (puoi recuperare l’articolo qui).
Allo stesso modo, l’eccesso di attenzione verso uno o più parametri fisici ti farà notare la più piccola (e insignificante) variazione, che ti porterà a spaventarti e ad essere convinto di avere qualcosa che non va. E’ il controllo che ti fa perdere il controllo.

Dottor Google

4 italiani su 10 cercano informazioni sulla propria salute online.
In internet possiamo trovare tutto ciò di cui abbiamo bisogno, al punto da ritenere questo strumento un ottimo consulente in sostituzione del medico, almeno in attesa della prossima visita.

La ricerca assidua di diagnosi si trasforma presto in una trappola: queste frenetiche ricerche non ti rassicurano per niente. Non fanno chiarezza, anzi, spesso aumentano la confusione. Un sintomo può corrispondere a diversi disturbi e più approfondisci i vari disturbi più andrai a controllare le altre manifestazioni fisiche che possano confermarli, andando a cercare nuovamente conferma su internet e dando via a un circolo senza fine che altro non fa che alimentare la paura, col rischio di somatizzare l’ansia che questa ricerca continua crea.

La furia di cercare un problema fisico inesistente può quindi davvero portare ad un disagio organico!

Aiutami tu!

Tutti gli esami sono negativi, ma tu stai male, hai qualcosa che non va, ne sei certo!
E così cerchi rassicurazione tra gli amici, sfogandoti con loro.

Lì per lì ti senti meglio, ti senti rassicurato.

Ma non dura molto! Parlare di ciò che genera ansia e malessere non aiuta a “buttarla fuori di noi”! Quasi sempre peggiora la situazione.

Come fare?

Un percorso psicologico breve ti può essere sicuramente di aiuto per bloccare tutti quei comportamenti che mantengono in vita il problema e vincere definitivamente questo scomodo disturbo!
Per informazioni o per prendere un appuntamento puoi contattarmi al numero 3407981797 o alla mail vanessapergher@hotmail.it

Fonti:
https://prevenzione-salute.it/479/arriva-dottor-internet-sempre-piu-diagnosi-sul-web.html
Giorgio Nardone (2003), Non c’è notte che non veda il giorno

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