Gaslighting: ti manipolo instillando il dubbio

da | Feb 12, 2021 | Auto-aiuto

Il gaslighting è un tipo di violenza psicologica che viene messa in atto, spesso consapevolmente – altre volte meno – instillando nella vittima il dubbio riguardo se stessa e i propri giudizi.

Il termine deriva dall’opera teatrale Gas Light del 1938: in quest’opera il protagonista vuole convincere la moglie di essere pazza. Abbassa quindi volontariamente le luci a gas della casa. La moglie se ne accorge ma egli nega spudoratamente, dicendole che è tutto frutto della sua immaginazione, instillandole quindi il dubbio di avere qualcosa che non vada.

Ed è proprio questo ciò che prova chi si trova vittima di questa manipolazione costruita sul dubbio: la persona comincia a tentennare riguardo la propria coscienza, della propria consapevolezza, sviluppando sentimenti di insicurezza e incertezza costante. Questo la porterà a legarsi maggiormente alla persona manipolatoria, a diventarne dipendente, non potendo più contare sulle proprie capacità di giudizio, non sentendosi in grado di contare solo su se stessa.

Facciamo degli esempi

Questi sono degli esempi di frasi che possono essere dette da un gaslighter, per instillare il dubbio nella vittima:

Te lo sarai immaginato! Non ho mai detto questo”
Come fai a non ricordarti, sei stato proprio tu a farlo/dirlo!”
“Adesso non si può neanche scherzare che te la prendi per tutto

Spesso queste frasi sono poste sotto forma di “battuta” ma non nascondendo una certa delusione nei confronti dell’altra persona.

Le fasi del gaslighting

Si possono individuare tre diverse fasi in cui questa violenza viene perpetuata:

Ti manipolo instillando il dubbio
  • La fase dell’incredulità: la vittima non crede a ciò che le viene fatto notare dal manipolatore. Si fida delle sue capacità. Nel frattempo, però, la comunicazione manipolatoria la sta rendendo sempre più insicura.
  • Fase della difesa: con il perpetuarsi delle vessazioni la vittima non è più sicura del suo punto di vista e tenta di convincere l’altra persona delle sue ragioni difendendosi. Comincia a chiedersi se la realtà non sia effettivamente quella presentata dall’altra persona e non la sua.
  • Fase del convincimento: le difese sono cadute, la vittima è convinta di avere qualcosa che non vada, che ciò che le viene detto dal manipolatore sia la verità. Non si fida più di se stessa, cade in uno stato depressivo e diventa vulnerabile e dipendente dall’abusante. Di lui si fida ciecamente, lo idealizza. Comincia a credere di avere delle disfunzioni cerebrali, e si scusa costantemente con il partner, a cui si attacca al punto da non poter uscire nemmeno di casa senza di lui, il suo salvatore.

Cosa puoi fare per uscire da questa situazione?

Il gaslighting non è riconosciuto come un reato a sé, tuttavia può rientrare in alcune categorie di reati, riferiti alla “violazione degli obblighi di assistenza familiare” ai “maltrattamenti contro familiari e conviventi” e agli “atti persecutori”.

Di certo non è facile denunciare una situazione di questo tipo: questo tipo di manipolazione è veramente sottile e mascherata da atteggiamenti protettivi e di cura, al punto che la vittima stessa fatica a rendersene conto!

Il primo passo è quindi quello di conoscere il fenomeno, per poterlo poi eventualmente individuare nella propria relazione.

Potrà seguire poi un lavoro, affiancato da un professionista, di ricostruzione della propria autostima e di riconquista della fiducia nelle proprie capacità!

Se vuoi fissare un appuntamento, mi puoi chiamare al 3407981797 o alla mail vanessapergher@hotmail.it. E’ possibile fare anche percorsi online!

Fonti:
https://www.psicotypo.it/il-gaslighting-una-pericolosa-forma-di-violenza-psicologica/
https://www.davidealgeri.com/gaslighting-come-difendersi-dalla-manipolazione-mentale/

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