Anno nuovo, vita nuova…e nuovi propositi che – probabilmente – ancora una volta non rispetterai.

Perché? Forse ti sei dato troppi obiettivi, forse troppo grandi, o forse estremamente astratti (ad esempio “voglio prendere le cose con più leggerezza”…molto bello ma…che vuol dire?)

Sì, ma che centra lo scalatore?

In un precedente articolo ti ho già parlato della tecnica dei piccoli passi per poterti aiutare a raggiungere i tuoi obiettivi (lo trovi qui) e oggi te ne voglio insegnare un’altra; quella dello scalatore, per l’appunto.

Ma prima di tutto, vediamo COME dobbiamo impostare un obiettivo!

Parola d’ordine: SMART

Se mi segui da qualche tempo, avrai sicuramente già sentito parlare di obiettivi SMART.

Se invece ancora non ci conosciamo, e visto che non ne avevo mai parlato sul blog, ti spiego in cosa consistono.

Per assicurarci di poter raggiungere un determinato obiettivo che ci prefiggiamo, non solo dobbiamo sapere il percorso da fare per raggiungerlo (continuando nella lettura ti spiegherò anche questo), ma prima di tutto dobbiamo aver bene chiara quale sia la meta! Come detto prima “prendere le cose con più leggerezza” è sicuramente un bellissimo obiettivo, ma ci farà capire in maniera chiara e definita qual è il punto di arrivo? Da cosa ci accorgeremo che prenderemo le cose con più leggerezza? Più rispetto a cosa?

Per fare questo ci viene in aiuto l’acronimo SMART:

S – Specifico: l’obiettivo deve essere qualcosa di ben definito. Rendi concreto ciò che vuoi raggiungere, definendolo esattamente.
M – Misurabile: i comportamenti specifici che hai individuato, quanto si devono presentare perché tu ti possa definire soddisfatto?
A – Attribuibili: chi deve fare cosa?
R – Realistico: è un obiettivo raggiungibile o stai puntando troppo in alto?
T – definito nel Tempo: entro quando vuoi raggiungere l’obiettivo?

Okey, ora che abbiamo l’obiettivo in testa possiamo partire. Facendo gli scalatori!

La tecnica dello scalatore

Sai come progettano una scalata le guide alpine? Non partendo dalla base, bensì facendo il percorso a ritroso: prendono avvio dalla vetta e studiano il percorso scendendo man mano fino alla base. In questo modo saranno sicure che il percorso progettato porterà gli scalatori alla vetta, senza rischiare di creare percorsi fuorvianti.
Così è possibile fare anche per raggiungere i propri obiettivi.

Come?

Prendi carta e penna, e in cima al foglio segna il tuo obiettivo (in termini Smart, ovviamente).
Poco sotto, scrivi il passo immediatamente precedente da fare per raggiungere il tuo obiettivo;
sotto ancora, scrivi ciò che c’è da fare appena prima quanto scritto sopra.

E così via, finché sarai alla base e avrai messo tutti i chiodi per la tua scalata. L’ultima cosa che avrai scritto, sarà la prima da cui partire per cominciare la tua salita che ti porterà alla vetta!

Facciamo un esempio?

Proviamo a vedere quali passi mi hanno portato a pubblicare sul blog l’articolo che ora stai leggendo, utilizzando questa tecnica.
Obiettivo: Pubblicare l’articolo sul blog
7° passo: revisione articolo
6° passo: scrittura articolo
5° passo: studiare le fonti
4° passo: scegliere le fonti
3° passo: scegliere l’argomento
2° passo: valutare quali argomenti possono essere salienti in questo periodo
1° passo: creare un ambiente senza distrazioni.

I passi vanno numerati, ovviamente, dopo averli individuati tutti. Questo schema, seguito passo dopo passo, mi porterà ogniqualvolta ne avrò bisogno a pubblicare sul blog un articolo su un argomento che possa esserti utile.

Facile, no?

Se senti di aver bisogno di un aiuto in più, puoi contattarmi al 3407981797 o alla mail vanessapergher@hotmail.it, per un colloquio in studio oppure online!

Se vuoi conoscermi meglio, clicca qui!

Fonti:
Nardone, G. (2009), Problem solving strategico da tasca: L’arte di trovare soluzioni a problemi irrisolvibili, Ponte delle Grazie
https://www.youtube.com/watch?v=5BcEom4Kv6w&t=529s