“Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova” recita il proverbio.

Diverse sono le emozioni e le sensazioni associate al cambiamento: da una parte ci può essere eccitazione, entusiasmo, ma dall’altra anche l’ansia e la paura possono farci compagnia.

“L’unica costante della vita è il cambiamento”..

..così recita un detto di Budda.

Il cambiamento, infatti, interessa tutti. Senza eccezioni. Esso permette la crescita, l’evoluzione, l’acquisizione di nuovi saperi e abilità.

Ma il cambiamento comporta la navigazione in acque sconosciute, senza punti di riferimento.

L’ansia dell’ignoto

Il cambiamento porta con sé una perdita, qualcosa che ci si deve inevitabilmente lasciare alle spalle. Nonostante quindi possiamo essere stufi della situazione in cui ci troviamo, e altamente motivati a navigare in acque nuove, è comunque difficile allontanarsi dalla sensazione di comfort e familiarità della situazione che dobbiamo abbandonare. Il pensiero che si insinua nella mente è “e se fosse peggio di com’è ora?”

Paura di fallire

Un altro timore che può bloccarci, ancora prima di iniziare, è quello di non essere all’altezza. Questo porta a evitare e rifiutare i cambiamenti nella propria vita, per non correre il rischio di provare quella sensazione di vergogna nel “non essere riusciti”. In questo caso pensieri tipici sono “E se non ce la facessi? E se poi volessi tornare indietro? E se mi accorgessi che è tutto uno sbaglio?”

Esorcizzare la paura del cambiamento

Nonostante a volte sembri meglio rifuggire il cambiamento, evitarlo, perché così facendo teniamo alla larga paure, ansie e timori, questa non è di certo la soluzione migliore. Il cambiamento, abbiamo visto, è onnipresente e costante. E talvolta non dipende nemmeno da noi, ma da circostanze esterne.

Prepariamoci quindi ad affrontarlo!

• Dai libero sfogo alle tue peggiori fantasie

Sembra un paradosso. In effetti lo è. Ma nelle situazioni di ansia e paura è una tecnica vincente.

Ritagliati del tempo ogni giorno. Mezz’ora. Punta la sveglia. In quella mezz’ora tuffati mentalmente in quelle acque ignote che tanto temi, evoca i pensieri più preoccupanti che ti vengono in mente: “e se andasse tutto male? E se fallissi? E se mi pentissi?”, ecc. Cerca di evocare le situazioni che ti fanno più paura, concentrati anche sulle sensazioni fisiche che ti preoccupano.

Passata la mezz’ora, al suono della sveglia…STOP. Riemergi, ritorna alla tua vita. Prova a fare questo esercizio ogni giorno per almeno due settimane.

• Se queste paure non ci fossero, come ti comporteresti?

Premesso che la paura e l’ansia sono importanti (ne ho parlato qui) fin tanto che non ci immobilizzano, prova a chiederti: come mi comporterei se non avessi questi blocchi? Cosa farei di diverso da quello che sto facendo ora? Di cosa parlerei, con chi?

Di tutto quello che ti viene in mente, scegli la più piccola e comincia a metterla in atto. Sperimenta quotidianamente piccole azioni che faresti con naturalezza se il cambiamento non ti spaventasse e…scopri cosa succede.

Infine, ricorda che la perfezione non esiste! Il rischio fa parte del gioco della vita.

Fonti:
https://www.davidealgeri.com/paura-del-cambiamento-strategie-per-affrontarla/
https://www.psicologo-milano.org/paura-del-cambiamento-cose-e-come-superarla/