Come creare una nuova abitudine

da | Set 3, 2020 | Auto-aiuto

Quante volte ti è capitato di dire “a settembre (o lunedì, o il mese prossimo) inizio la dieta”? Oppure “da settembre torno in palestra”?
Quante volte poi, nonostante tutta la buona volontà di creare una nuova buona abitudine, hai desistito poco dopo?

Perchè?

Come si crea una nuova abitudine?

Tutto e subito

Generalmente quando decidiamo di costruire una nuova abitudine, stravolgiamo quella che era la nostra routine fino a quel momento.

Siamo convinti infatti che sia necessario un cambiamento drastico, se vogliamo cambiare davvero.
Dobbiamo perdere peso? Eliminiamo totalmente i dolci.
Dobbiamo fare più esercizio fisico? Facciamo l’iscrizione semestrale in palestra, col proposito di andarci almeno 3 volte in settimana.

Quanto può durare tutto questo? Una, due settimane ? Forse un mese?

Rigidità e fallimenti

L’eccessiva rigidità, quella che non ammette lo sgarro, farà si che ogni trasgressione venga considerata fallimento.
Cedi ad un cioccolatino? Non sei in grado di portare avanti la dieta, che senso ha continuare?
Salti una lezione in palestra perché sei particolarmente stanco? Non potrai mai rimetterti in forma come desideri; meglio mollare.
Il fallimento vanificherà il lavoro fatto fino a quel momento e ci convinceremo dell’inutilità di proseguire nei nostri propositi.

Ci vuole tempo

Si legge spesso che per costruire una nuova abitudine ci vogliano 21 giorni.
Sbagliato.
Ci vogliono ALMENO 21 giorni.

Questa intuizione nasce negli anni ’50, quando il chirurgo Maxwell Maltz si rese conto che i suoi pazienti, prima di abituarsi al nuovo aspetto, ci mettevano almeno 21 giorni. ALMENO.
Una ricerca successiva di Philippa Lalli ha rilevato che, per costruire una nuova abitudine, sono necessari una media di 66 giorni (le persone che hanno partecipato allo studio hanno impiegato da un minimo di 18 giorni ad un massimo di 254 giorni per fare loro un nuovo comportamento).

Questo significa che ognuno di noi ha tempistiche diverse per acquisire una nuova abitudine, e non riuscirci in 21 giorni non è sinonimo di fallimento.

Un passo alla volta

Come detto poco sopra, creare un percorso troppo stretto per raggiungere la metà aumenterà le probabilità di mettere il piede in fallo, e quindi di fallire.

Il cambiamento è un processo che va raggiunto un passo alla volta.

Ma quanto deve essere lungo questo passo? Quali caratteristiche deve avere?

Prima di tutto, deve richiedere poco sforzo: deve essere semplice poterlo fare. Se voglio iniziare ad andare a correre ma ho le scarpe da ginnastica in cantina, sarà più difficile per me farlo; se alla mattina trovo già pronti vestiti e scarpe da corsa vicino al letto, questo mi comporterà meno fatica.

Deve essere raggiungibile. “Non fare il passo più lungo della gamba”: posso davvero correre 5km se non corro nemmeno quando sto per perdere il treno? Forse mi risulterà più realistico correre per qualche decina di metri, per iniziare.

Deve essere coinvolgente: se l’obiettivo è rimettermi in forma e mi piace stare all’aria aperta, sicuramente preferirò correre al parco piuttosto che chiudermi in palestra.

Trova il tuo primo passo e, un piede dopo l’altro, raggiungerai la vetta!

Fonti:
Mazzucchelli, L. (2019), Fattore 1%. Piccole abitudini per grandi risultati
Lally, P, van Jaarsveld, C.H.M., Potts, H.W.W. & Wardle, J. (2010). How are habits formed: Modelling habit formation in the real world. European Journal of Social Psychology, 20(6), pp. 998-1009.
https://www.vanessapergherpsicologa.it/2020/05/22/la-tecnica-dei-piccoli-passi-per-raggiungere-i-tuoi-obiettivi/

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